C’è sempre voglia di PATCHWORK!

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Copertina di Vogue, 1919

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“Jenny” di Beatrice Brandini

Il Patchwork è un tessuto ottenuto dall’insieme di pezze cucite fra loro (letteralmente “lavoro fatto con quadrati”), e se originariamente nacque per riciclare capi usurati al fine di realizzarne dei nuovi (oppure per fabbricare coperte, le famose trapunte quilt), oggi ha perso completamente il suo ruolo “etico – sociale” per diventare una lavorazione molto usata dalla moda che dà vita a oggetti o prodotti molto belli e preziosi.

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Sonia Delaunay, 1925

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Sonia Delaunay

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Sonia Delaunay

A nobilitare il patchwork ci ha pensato soprattutto Sonia Delaunay, le cui sperimentazioni artistiche spaziavano fra grafica, pittura, moda e arredamento. La sua prima opera di arte astratta fu appunto una coperta patchwork realizzata per il figlio. Suoi sono gli “abiti simultanei” (siamo negli anni Venti – Trenta), tele composte con figure geometriche come rettangoli, rombi, cerchi…, un’inestimabile fonte d’ispirazione per la moda dagli anni sessanta fino ai giorni nostri.

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YSL, abiti patchwork 1969. Fantasticamente attuali

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YSL, F/W 2015

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Capi vintage di Roberto Cavalli

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Giacca Roberto Cavalli anni ’70

In Italia forse il primo ad usare il patchwork nella moda è stato Roberto Cavalli che nei primi anni settanta stampava la pelle creando bellissimi “collage” (patchwork appunto) a disegni animalier o floreali, seguendo la più forte tendenza dell’epoca, ovvero quella degli hippies.

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Patchwork sartoriale e raffinatissimo dalla collezione Etro, F/W 2016

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Esempi di bel patchwork dalla collezione di DSquared2 e Antonio Marras

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Valentino, 2016

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YSL

E ancora Ossie Clark, Ives Saint Laurent, Moschino, Missoni… tutti capaci di reinventare il patchwork e farlo diventare una forte connotazione per definire il loro stile.

Ci sono molti tipi di patchwork, generalmente si distinguono per tipo di lavorazione, disegno e luogo d’origine, i più importanti e antichi sono l’applique, il baltimora, hawaiani, i molas indiani. Anche se l’origine vera sembra risalire addirittura all’antico Egitto.

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Poltrona Proust, Alessandro Mendini per Cappellini. Un capolavoro!

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Divano Moroso, design Javier Mariscal

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Gio Ponti Villa Planchart, Caracas. Un capolavoro di architettura incredibilmente attuale. Pavimento e soffitto “patchwork”

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Sedia Furnmod

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POH. Meraviglioso tavolo intarsiato di Cappellini, design Raphael Navot

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Poltrona Moroso, fantastica

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Presentazioni durante Milano design week

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Vaso Sottsass per Memphis

Bellissimi sono anche gli oggetti di design, i complementi d’arredo o semplicemente i tessuti realizzati con la tecnica del patchwork. Negli esempi ho cercato di presentarne solo una piccolissima parte, ma credo sufficientemente esplicita per capire quale libertà permetta tale tecnica e quale sia l’effetto finale . Personalmente la trovo fantastica poiché intrisa di colore, fantasia e libero arbitrio.

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Christopher Kane, SS 2016

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Intarsi preziosi. Prada SS 2017. Una rivisitazione sublime del patchwork.

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Chanel cruise 2016, poesia!

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Marc Jacobs, SS 2017, un caleidoscopio hippy patchwork

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Borsa Peekaboo di Fendi, semplicemente favolosa!!!

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La tradizionalissima Chanel patchwork, quando il bon ton sposa la creatività

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  Raffinate e preziose borse Prada

Che sia un capo d’alta moda, pertanto preziosissimo, o che sia tu davanti a una tela bianca, il patchwork è creativo e geniale, un modo di divertirsi, sfogarsi e perché no (ça va sans dire) essere “stravagantemente” alla moda.

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Fantasia Marimekko

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“Patchwork woman”di Beatrice Brandini

Buona vita a tutti!

Beatrice

 

2 commenti su “C’è sempre voglia di PATCHWORK!

  1. Interpreti argomenti anche “scontati” in modo moderno e innovativo . Mi piace il tandem fra moda e arte, che approfondisci sempre , e il modo in cui illustri i post. Valentino

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