Hugo Pratt, Corto Maltese, il Pea Coat

Avventuriere

“AVVENTURIERE” di Beatrice Brandini

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Corto Maltese di Hugo Pratt

Ho un papà amante e collezionista di fumetti, la mia infanzia è stata caratterizzata da questi giornalini pieni di colori, personaggi, viaggi fantastici. Fra quelli che ho più amato, fin da bambina, c’era Corto Maltese. Questa figura maschile ha rappresentato per anni l’immagine del mio uomo ideale, avventuriero, elegante, coraggioso, un sogno per le giovani donne,  un’ aspirazione per i ragazzi. Oggi parlerò di lui, del suo grande ideatore, Hugo Pratt e del suo mitico giaccone da marinaio, il Pea Coat.

I fumetti di Hugo Pratt sanno catturare il lettore fin dalle prime immagini, grazie ovviamente al suo protagonista, Corto Maltese, ad un disegno accattivante e moderno e alla complessità delle storie. Le trame infatti, sono il felice incontro tra azione e fantasticheria (con la magia e la potenza dei sogni), tra avventura e umorismo, tra storia e fantasia. Hugo Pratt è stato davvero un grande narratore.

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Hugo Pratt, foto Pino Ninfa

Pratt nasce a Rimini nel 1927 ma si sposta giovanissimo a Venezia (luogo importante, protagonista di alcune storie di Corto Maltese, una città labirinto dove reale e irreale non si distinguono mai del tutto).  Poi seguirà il padre Rolando, militare in carriera, in Africa, altro luogo ricco di ispirazioni, che sarà cornice o suggestione di tante avventure di Hugo Pratt.

Corto Maltese “nasce” nel 1967, nella rivista Sgt. Kirk, con la splendida storia “Una ballata del mare salato”. “Come la bianca ala dell’ albatros sul monotono respiro del Pacifico, così, vagabonda per vagare, va la vela del vero marinaio”. Hugo Pratt consegna all’ultimo disegno di “Una ballata del mare salato” il senso di vagabondare di Corto Maltese. E questo vagabondare, lasciandosi cullare dalle onde, non è il modo migliore per conoscere e capire anche se stessi? Per questo le storie di Pratt hanno un pubblico molto particolare, che non è quello solito dei fumetti, chi segue Pratt lo ama perdutamente, si immerge nelle sue storie fin ad immedesimarsi con esse.

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Corto Maltese

Come succede spesso per i più grandi, Hugo Pratt è riuscito a lasciare il suo inconfondibile e prezioso segno anche in altri settori, ha disegnato una vettura di Formula 1 con i colori delle sigarette Gitanes, zaini, carte telefoniche francesi, copertine di dischi (per Paolo Conte, Sergio Endrigo, ecc.), manifesti cinematografici…., davvero una varietà  di cose diverse,  tutte caratterizzate da un incredibile fantasia e bellezza.

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Macchina personalizzata da Hugo Pratt

Ha esposto in musei internazionali come le Grand Palais di Parigi. E’ stato premiato da Jack Lang, allora ministro della cultura francese. E’ stato citato da Allen in “Hannah e le sue sorelle” e da Tim Burton in Batman. Umberto Eco dichiarò: “Quando voglio rilassarmi leggo un saggio di Engels, se desidero impegnarmi leggo Corto Maltese”.

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Immagino un meraviglioso Paradiso popolato da tutti questi grandi personaggi, Crepax che gioca a carte con Pratt, la Vreeland che chiacchiera con la Piaggi, Modigliani che discute con Matisse. Anime eccelse, fantasiose, ricche di cultura, un’inesauribile ispirazione. Grazie Hugo Pratt, per avermi fatto sognare!

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Schizzo di Beatrice Brandini

Credo che la popolarità del personaggio Corto Maltese, il suo diventare icona di stile, sia attribuibile in parte anche alla sua fisicità e al suo abbigliamento. La sua “divisa” è stata ripresa moltissime volte, ed è,  nell’immaginario collettivo,  segno di eleganza un po’ bohémienne  un po’ understatement. L’elemento fondamentale è il suo cappotto, chiamato anche Pea Coat. Un soprabito generalmente in lana pesante di colore navy. Originariamente indossato dai marinai delle flotte europee e in seguito da quelle statunitensi. Caratterizzato da ampi revers, da tasconi, bottoni dorati, o logati con ancore o altri elementi marini. Si ritrovano immagini con questo giaccone già dal 1720, e da allora non ha subito sostanziali cambiamenti. Testimonianza, come sempre, che le cose belle durano nel tempo.

Collage Marina Y 2

Campagna Marina Yachting A/I 2013-14

Ho cercato delle immagini del Pea Cot dalle ultime collezioni, le più belle secondo me sono quelle che appartengono alla collezione Marina Yachting A/I 2013-14, ho infatti “creato” dei mini collage per poter mostrare più immagini possibili. La collezione di ispirazione marina è molto sofisticata, elegante e non banale, vedi l’uso di colori inconsueti come il l’ocra, il verde oliva abbinato al bordeaux o al navy inchiostro, complimenti davvero!

Collage Marina Y    Collage Marina Y uomo

Sfilata Marina Yachting

Belli anche alcuni capi di Burberry e di Ralph Lauren.

burberry    Burberry 3

Due proposte di Burberry

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Due proposte uomo di Ralph Lauren

Infine alcune interpretazioni personali dello stile marina e alcune foto di proposte low cost.

Mango    Mango 2

Mango A/I 2013-14

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Giaccone H&M                                                 Giaccone Zara

Petit Bateau

T-shirt Petit Bateau

Indossare il Pea Coat, una t-shirt a righe o un maglione a trecce bicolori,  è secondo me il  modo più facile per essere eleganti, senza tempo. Sono capi intramontabili, come il tubino nero o un bel cappotto di Max Mara.

S:S 2014 Marine

S/S 2014 Mood “Marina” di Beatrice Brandini

Buona vita a tutti!

Beatrice

12 commenti su “Hugo Pratt, Corto Maltese, il Pea Coat

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