Kartell e la sua plastica creativa

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Kartell: Sgabello “Attila” di P. Starck

“Gaia tra le luci colorate” di Beatrice Brandini

Kartell è un’azienda italiana nata nel lontano 1949, un’ azienda che con la sua produzione di oggetti ha nobilitato la plastica, rendendola stilosa, colorata, ludica. Sono passati quasi settant’anni ma ancora stupisce per la sua creativa originalità.

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Sedia 4867 di Joe Colombo per Kartell

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Sedie Maui soft di Vico Magistretti per Kartell

“Era mia intenzione produrre oggetti che avessero caratteristiche innovative, intese come applicazione di nuove tecnologie produttive, rivolte all’economia del materiale e all’efficienza del processo”. Così dichiarò l’ingegnere chimico Giulio Castelli, fondatore di Kartell.

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Lampade Fly di Ferruccio Laviani per Kartell

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Secchio con coperchio di Gino Colombini per Kartell

Kartell è stata una delle prime aziende che nel lontano dopoguerra ha creduto nel design e nella collaborazione con i designers. Uno dei primi fu Gino Colombini che creo’ il primo secchio interamente di plastica ed esteticamente bello. L’oggetto in questione si chiamava “Secchio con coperchio Ks 1146” e vinse, nel 1955,  il prestigioso Compasso d’Oro, sarà il primo Compasso di molti altri.

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Poltroncina Madamoiselle di Philippe Stark (tessuto Missoni) per Kartell

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Poltroncina Madamoiselle di Philippe Stark (tessuti Moschino) per Kartell

Da quel momento in avanti architetti e designers si sono succeduti e hanno creato oggetti entrati nell’immaginario del bello “accessibile”, dell’oggetto esteticamente interessante anche se  destinato ad un uso comune. Penso a creativi come Marco Zanuso, Gae Aulenti, Joe Colombo, fino a Philippe Starck, Vico Magistretti, Patricia Arquiola, Ron Arad…, con le loro meravigliose creazioni.

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Libreria “Bookwarm” di Ron Arad per Kartell

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Lampade Cindy di Ferruccio Laviani per Kartell

Nel 1972 Kartell partecipa alla mostra del MoMa “Italy: the New Domestic Landscape”. In mostra sono esposti tre moduli abitativi di Ettore Sottsass, Marco Zanuso e Gae Aulenti. Nello stesso anno oggetti del catalogo Kartell entrano nella collezione permanente del Museo.

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Sedie La Marie di Philippe Starck per Kartell

Nel 1999 nasce La Marie, la prima sedia al mondo interamente in policarbonato trasparente, realizzata con un unico stampo da Philippe Starck. Questa sedia introduce nel mondo il concetto di trasparenza legato all’arredamento, da questo momento la plastica diviene “preziosa”.

Penso alle loro sedie di plastica dall’aspetto “fragile” (perché spesso trasparenti) ma in realtà robustissime. Penso alle lampade colorate e liriche, sia che riprendano forme antiche (la Bourgie), sia che rappresentino l’emblema dell’essenzialità e semplicità moderna (come la FLY lamp). Penso alla libreria a spirale (la Bookworm), ammirata in centinaia di film, redazionali, video, emblema del design anni ’90. Penso alla sedia trasparente dal gusto barocco (la Louis Ghost); penso alla Mademoiselle, la mia preferita, con la base “rivestita” da vari designers per diventare e adattarsi a ciò che vuoi tu.

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Sedia Louis Ghost di Philippe Starck per Kartell

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Louis Ghost e Lou Lou Ghost di Philippe Starck per Kartell

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Lampada Bourgie di Ferruccio Laviani per Kartell

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Lampada Bourgie di Ferruccio Laviani per Kartell

Nel 1979 Kartell vince l’ennesimo Compasso d’Oro (in totale ne ha vinti 9!) questa volta attribuito all’Azienda. La motivazione della giuria del Premio Compasso d’Oro è la seguente: “Per la politica aziendale basata sulla coerenza della progettazione dei suoi prodotti e su una costante ricerca ed immagine evolutiva”. Penso che questo abbia distinto l’azienda da molte altre e abbia contribuito al suo enorme successo. Non è facile essere coerenti, le vicende degli ultimi anni, soprattutto quelle legate alla politica, lo dimostrano.  Ma non è facile esserlo anche in ambito creativo poiché i gusti cambiano e ciò che fai non sempre riscontra i gusti della gente, è quindi facile “inciampare” adattandosi a nuove mode o necessità. Ritengo invece che la coerenza sia un grandissimo pregio ed è anche per questo che ammiro tanto Kartell.

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Sedia Lou Lou Ghost di Philippe Starck per Kartell, per la persona più importante della mia vita!

Buona vita a tutti!

Beatrice

 

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