Nancy Cunard

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Nancy Cunard

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BANGLES”  by Beatrice Brandini

Nancy Cunard: “Destino, la storia di una donna coraggiosa e forse insensata“.

Oggi ho deciso di parlare di un’altra figura femminile molto importante: Nancy Cunard. Un’icona di stile, anticonformismo, coraggio e soprattutto dedita a dar voce agli “ultimi”.

Nata nel 1896 in Inghilterra da una famiglia molto ricca, destinata ad una vita dorata ma che rifiuta fin da giovanissima. Non volle essere una privilegiata, non accettò le regole e il ruolo che allora veniva destinato alle donne, anche a quelle facoltose, istruite o mondane, ovvero quello di moglie e madre, ma solo figure di “contorno”, tutt’al più protagoniste soltanto dei salotti buoni.

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Nancy Cunard by Cecil Beaton

Rifiutò quindi ricchezza, stirpe nobiliare, un educazione e una cultura conservatrice che sentì subito lontana dalla sua natura. Così che tutta la sua vita fu caratterizzata da un isolamento totale, alla ricerca di un impegno che, attraverso la letteratura, diventò impegno civile.

Fu scolpita da Brancusi, fotografata da Man Ray e Cecil Beaton, dipinta da Kokoschka. Al cinema, nel 1929, sarà Greta Garbo a darle il volto, in un film il cui titolo (e sottotitolo) sarà emblematico e premonitore: “Destino, la storia di una donna coraggiosa e forse insensata”.

Non nego che fino a poco tempo fa, la figura di questa donna eccezionale era per me soprattutto un icona di eleganza, eccentricità, unicità. L’ho sempre associata alla celebre foto scattata da Man Ray, in cui la Cunard guarda lontano assorta e le sue esili braccia sono invase da grandi braccialetti etnici.  Approfondendo studi e leggendo alcuni libri che la riguardano, ho scoperto che questa donna era molto molto di più.

Coltissima, appassionata e radicale nelle sue battaglie contro l’imperialismo economico “bianco”, l’oppressione dei neri,  la diseguaglianza fra i sessi. Fu editrice, scrittrice, corrispondente di guerra e attivista di tutti i diritti civili, soprattutto nei confronti delle minoranze.

Anticonformista anche nelle sue scelte private, come l’amore per il musicista afro americano Henry Crowder.

Nancy Cunard 1926    

Nancy Cunard by Man Ray

Importante citare “Outlaws” del 1921, il poema “Parallax” del 1925, e quello che forse è il suo più importate saggio, la lettera manifesto “Black man and White Ladyship”, coraggioso attacco alla società da cui proveniva, idealmente verso la madre lady Cunard, forse la rappresentante principale di tutto quello che Nancy rifiutò: privilegi, ipocrisia, autoritarismo.

L’impegno a favore delle diversità, culmina con l’antologia “Negro” del 1934. Quest’opera cercherà di riportare dignità alla civiltà africana, sia denunciando l’origine della schiavitù da parte del popolo statunitense e le conseguenti oppressioni, sia facendo conoscere le tante splendide sfaccettature della cultura africana, attraverso memorie, poesie, opere d’arte, musica spiritual, jazz e blues, ecc.

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Fu molto attiva anche contro le dittature spagnole, tedesche e italiane, che culminarono con il conflitto mondiale. L’ odio nei confronti di Franco e del fascismo si tramutarono in un accanimento quasi paranoico che sfociò in crisi depressive e alcuni problemi mentali. Tuttavia alcuni suoi reportages, come quelli caratterizzati da  testimonianze sui campi di concentramento, rimangono fra i più vividi e lucidi che siano mai stati scritti.

Morì sola, nel 1965, ma scrisse fino alla fine (quando fu ricoverata all’ospedale di Parigi , dove morì, chiese del vino, carta e una penna per poter scrivere), indomita e ostinata fino alla fine!

Nancy Cunard

Perdonami Mrs. Cunard se per molto tempo sei stata per me solo una musa, sei stata una donna eccezionale, un esempio per tutti noi!

Questo articolo mi ha lasciato molta amarezza, mi chiedo perché è così difficile essere giusti e perché le battaglie sui diritti sono da sempre sinonimo di solitudine e sofferenza. Probabilmente non è il contesto giusto, ma dovremmo riflettere anche su questo.

“Nancy today” di Beatrice Brandini

Buona vita a tutti, soprattutto a chi con coraggio, ostinazione e solitudine, si batte per i più deboli.

Beatrice

11 commenti su “Nancy Cunard

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