A Palazzo Blu (Pisa) Sara Colaone. Storia e storie del ‘900 a fumetti

“Storia e storie del ‘900 a fumetti”, locandina della mostra.

Anna di Beatrice Brandini

Da oggi fino al 9 novembre 2025, a Palazzo blu di Pisa sarà possibile visitare la bella mostra di Sara Colaone, illustratrice, fumettista e docente dall’Accademia delle Belle Arti di Bologna.

Sara Colaone, Ciao ciao bambina, Bologna, Kappa Edizioni, 2010. Pastello su carta.

La mostra che Palazzo Blu dedica alla grafica, intitolata “Storia e storie del ‘900 a fumetti”, presenta più di duecento tavole originali che raccontano con uno stile grafico raffinato, temi complessi e molto attuali come quello dell’immigrazione, dellala memoria storica e della condizione femminile.

Sara Colaone, Didier Quella Guyot, Alain Quella-Villéger, Evase dall’Harem, Quartu Sant’Elena (CA), Oblomov Edizioni – La Nave di Teseo, 2021.China e grafite su carta.

L’esposizione curata da Giorgio Bacci, in collaborazione con “Lucca Comics & Games”, segue un percorso espositivo in cinque diversi fumetti, mettendo in mostra un affascinante viaggio a figure del Novecento, valorizzando, in parte, anche alcune storie dimenticate.

Sara Colaone, Luca de Santis, Ariston, Quartu Sant’Elena (CA), Oblomov Edizioni, 2018. Grafite, pastello su carta, stampa digitale.

Così possiamo ammirare Evase dall’Harem, storia delle due figlie di un dignitario dell’Impero Ottomano che nel 1906 fuggirono da Costantinopoli alla volta di Parigi, rivendicando una libertà negata. In Leda Che solo amore e luce ha per confine, l’autrice ci racconta la vicenda di Leda Rafanelli, letterata, anarchica, musulmana, amante appassionata, chiromante, personaggio che abbracciò quasi un secolo di storia italiana, quella  del Novecento, con partecipazione e coraggio.

Sara Colaone, Luca de Santis, In Italia sono tutti maschi, Bologna, Oblomov Edizioni, 2019 (I ed. Bologna, Kappa, 2008). China su carta.

In Italia sono tutti maschi racconta la persecuzione e deportazione al confine degli omosessuali durante il regime fascista, il cui protagonista è Antonio Angelicola, detto Ninella. In Ciao ciao bambina, ritornello della celebre canzone Piove di Domenico Modugno, la Colaone narra l’immigrazione degli italiani all’estero negli anni Cinquanta/Sessanta. Infine in Ariston ritroviamo Renata, la protagonista femminile, in un Italia che è appena uscita dalla guerra, che si oppone ad un destino già scritto. Proprietaria di un albergo sulla riviera adriatica che sarà lo scenario ideale di vicende amorose, commerciali, ma anche di feste a bordo piscina.

Sara Colaone, Ciao ciao bambina, Bologna, Kappa Edizioni, 2010. Pastello su carta.

“Si tratta di una mostra che, attraverso una ricca selezione di tavole originali, oltre duecento, ripercorre il Novecento da prospettive oblique e spesso dimenticate, restituendo voce a donne, minoranze, migranti e soggettività irregolari – racconta Giorgio Bacci, curatore della mostra.

Sara Colaone, Luca de Santis, Ariston, Quartu Sant’Elena (CA), Oblomov Edizioni, 2018. China e grafite su carta.

Le illustrazioni di Sara Colaone non si limitano a raccontare storie, ma fanno riemergere  con forza,  temi oggi più che mai urgenti: autodeterminazione, memoria, libertà, diritti civili. Un viaggio visivo e narrativo che intreccia arte, storia e impegno civile.

Sara Colaone, Illustrazione per il manifesto della mostra “Sara Colaone. Storia e storie del ‘900 a fumetti”. China, acquerello e grafite su carta.

Sara Colaone ha vinto il premio Gran Guinigi come Migliore Disegnatrice a Lucca Comics & Games nel 2017.

Palazzo Blu offre una proposta espositiva sempre più articolata ed interessante , l’anno si è aperto con la grande mostra su Hokusai, attualmente, oltre a Sara Colaone, è in corso la mostra “Razza Umana” di Oliviero Toscani, un’offerta culturale che pone Pisa e Palazzo Blu come una meta strategica della nostra bella Italia. 

Buona vita a tutti!

Beatrice

 

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