La Sistina di Michelangelo. Un’icona multimediale

Michelangelo’s rainbow di Beatrice Brandini

Il capolavoro michelangiolesco diventa protagonista dell’ultima mostra di Casa Buonarroti. Incisioni, fotografie e arte contemporanea in un’esposizione imperdibile da oggi fino al 7 gennaio 2026.

 

Giovanni Volpato acquaforte e bulino su rame. Zacherias Propheta, 1790 ca.

La Cappella Sistina è forse il capolavoro per antonomasia, quel miracolo compiuto dall’uomo, Michelangelo,  che non smette di stupire e di provocare emozioni.

“La Sistina di Michelangelo. Un’icona multimediale”, in programma a Firenze dal 24 settembre 2025 al 7 gennaio 2026. L’esposizione, promossa dalla Fondazione Casa Buonarroti, in collaborazione con i Musei Vaticani e la Regione Toscana, è stata fortemente voluta dal presidente della Fondazione Cristina Acidini e dal direttore Alessandro Cecchi, per inaugurare le sale espositive restaurate e riallestite al piano terreno della Casa Buonarroti, grazie alla collaborazione di Opera Laboratori che ha prodotto l’esposizione curata da Silvestra Bietoletti e Monica Maffioli.

 

Uno scorcio della mostra “La Sistina di Michelangelo. Un’icona multimediale . A destraThe Prophet Jeremiah

Il percorso espositivo, nelle sale opportunamente restaurate, non mancherà di informare, emozionare e sorprendere i visitatori – sottolinea la presidente della Fondazione Buonarroti Cristina Acidini –. Capolavori di una tale altezza continuano ad agire come lievito di creatività anche in tempi difficili, ridando fiducia nell’umanità e nel suo futuro”.

Ritratto di Antonio Paolucci all’interno della Cappella Sistina  nel 2012

Frank Lerner, Michelangelo’s Sistine Chapel, servizio fotografico a colori pubblicato in LIFE, 1949

Sono oltre 60 le opere presentate che accompagnano il visitatore in una rilettura di uno dei più monumentali e celebri cicli pittorici della storia dell’arte rinascimentale con una suggestiva chiave di lettura: l’‘iconicità multimediale della Sistina di Michelangelo. 

Infatti, i media, l’incisione, la fotografia, l’editoria illustrata, la cinematografia, i documentari televisivi, la grafica pubblicitaria di carattere commerciale, hanno svolto una significativa azione di traduzione e di interpretazione della complessa narrazione pittorica realizzata dal Buonarroti in Vaticano.

Tano Festa, dalla Creazione dell’uomo, 1966, collezione privata

Tano Festa, dalla Creazione dell’uomo, 1977, collezione privata

Tra le opere esposte numerosi prestiti dall’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dall’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, dall’Accademia di Belle Arti di Brera, dall’Accademia di Belle Arti di Firenze, dall’Accademia Nazionale di San Luca, dalla Biblioteca Nazionale Centrale “Vittorio Emanuele II”, dalla Bibliotheca Hertziana, dall’Istituto centrale per la grafica, dal Kunsthistorischen Institut in Florenz e dai Musei Vaticani.

Khalid Albaih, Not in my name, 2014. 

Fratelli Alinari, un particolare del Giudizio Universale, 1910 ca.

“…in questo momento io sono talmente entusiasta di Michelangelo, che nemmen la Natura mi soddisfa più dopo di lui, non potendola vedere con occhi grandi come i suoi. Se ci fosse almeno un mezzo, per fissar bene nell’anima imagini tali! Certo, tutto quanto posso procurarmi di rami e di disegni delle sue opere, lo porterò con me”. Johann Wolfgang Goethe, dopo aver visitato la Cappella Sistina nel dicembre 1786, in occasione di un viaggio a Roma,

L’immensa Cristina Acidini in conferenza stampa

Due sono gli aneddoti che mi legano al ricordo della Cappella Sistina, il primo si riferisce ad un viaggio di lavoro di mio padre, il quale mi propose di visitare il celebre capolavoro di Michelangelo. Ero molto giovane, ma ricordo perfettamente l’emozione entrando in quel luogo. Il secondo, in età più adulta, quando accompagnai a Roma Alden, un importante manager di Puma International, nonostante fosse una persona che aveva girato il mondo e poco incline ai sentimentalismi, lo vidi piangere come un bambino,  tanta fu l’emozione provata.

Fratelli Alinari, dettaglio del soffitto. Creazione dell’uomo, 1887 ca.

La Cappella Sistina è proprio questo, uno straordinario luogo che non esageriamo a definirlo MAGICO.

Buona vita a tutti!

Beatrice

 

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