Antonio Canova La Pace di Kiev. L’arte vince la guerra

La Pace di Antonio Canova

“Piccolo Angelo” di Beatrice Brandini

La città di Firenze accoglie La Pace di Antonio Canova, la celebre versione in gesso del marmo custodito all’interno del Museo Nazionale Khanenko di Kiev e attualmente nascosto per proteggerlo dai bombardamenti della guerra tra Russia e Ucraina.

 

Conferenza stampa nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio 

Una bellissima iniziativa che parte domani 11 maggio fino a 18 settembre 2022, nel cuore di Palazzo Vecchio, nella Sala Leone X, a cura di Vittorio Sgarbi, in collaborazione con il Museo del Novecento di Firenze e al Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno (sua città natale), organizzata da MUS.E con Contemplazioni.

L’arrivo a Palazzo Vecchio della statua La Pace di Antonio Canova 

Un’altra perla, dopo l’esposizione della grande tela di Pellizza da Volpedo, il Quarto Stato, inaugurata il primo maggio.

L’opera si trova all’interno della Sala di Leone X, un tripudio di affreschi dedicati all’ascesa al potere del figlio di Lorenzo il Magnifico, Giovanni de’ Medici, divenuto papa con il nome di Leone X.

   

Conferenza Stampa, Dario Nardella, Vittorio Sgarbi e Sergio Risaliti

L’opera, oltre alla sua innegabile bellezza, ha anche un valore simbolico. Commissionata dal politico e diplomatico russo Nikolaj Petrovič Rumjancev, ideata da Canova nel 1812, rendeva omaggio alla famiglia Rumjancev, fautrice di alcuni importanti trattati di pace fra la Russia e altri paesi. 

Dario Nardella, Vittorio Sgarbi e Sergio Risaliti nella sala Leone X 

Dal il 1808 al 1814 Nikolaj Petrovič Rumjancev è ministro degli affari esteri e sostiene rapporti amichevoli con Napoleone Buonaparte. Questi però minaccia la Russia e quando la invade, il politico russo è colto da un ictus. Pertanto la statua in onore della pace,  nata da una considerevole ammirazione per Napoleone (Canova era il suo scultore di riferimento), si rivela un “fallimento”. E in queste settimane, con l’attacco di Putin all’Ucraina, non possiamo non pensare a questa sfortunata committenza come ad un episodio molto attuale.

Sergio Risaliti e Vittorio Sgarbi con a fianco la statua di Antonio Canova, La Pace

Dopo alcune collocazioni, nel 1861 il Segretario del Partito Comunista, Krusciov, di origini ucraine, decide di trasferire la statua da San Pietroburgo al Museo Nazionale Khanenko di Kiev. Oggi nascosta e protetta, speriamo per sempre, dai bombardamenti e dalle distruzioni per mano russa.

Scorcio della statua La Pace di Antonio Canova

Sergio Risaliti e Vittorio Sgarbi nella Sala Leone X con La Pace di Kiev di Antonio Canova

L’iconografia della Pace richiama la Nemesi, dea greca della “distribuzione della giustizia”. Il serpente ricorda le medaglie romane, le scritte commemorative in latino non sono casuali, poiché fu ritenuta la lingua più adatta in quanto aperta, simbolo dell’unione tra le nazioni europee, rafforzando il concetto di pace dell’opera stessa.

    

Antonio Canova. La Pace. L’arte vince sulla guerra. Palazzo Vecchio, Sala Leone X. Ph. credits Alessandra Cinquemani

Canova scrive: “La statua della Pace si farà: venga la guerra; essa non potrà impedirla. Ma io temo che alla pace generale non si farà statua per ora. Così si potesse farla, io l’alzerei a mie spese!” 

“L’arte è un mondo migliore. E il mondo deve ispirarsi a quello che l’arte ci indica”. Vittorio Sgarbi Un gigante di talento e cultura, di personalità e conoscenza. Il suo coinvolgente discorso, è qualcosa che ricorderò a lungo. Oltre al fatto che per lui (e anche per me) la città più bella del mondo per l’arte che fa ammirare e respirare è proprio Firenze.

   

Santa Croce, uno dei tanti gioielli di Firenze

Buona vita a tutti!

Beatrice

 

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