Due creazioni di Alaïa e Balenciaga dal libro Icon Vintage Dress di Beatrice Brandini.
Bozzetto di Balenciaga del 1958. Balenciaga Archives Paris
Da oggi 25 ottobre, fino al 3 maggio 2026, il Museo del Tessuto di Prato presenta una mostra molto importante: Azzedine ALAÏA, Cristóbal BALENCIAGA Scultori della Forma, protagonisti due straordinari artisti che celebrano l’eleganza, la femminilità, valorizzando la donna come pochi altri hanno saputo fare.
Alta Moda A-I 1960 Cristóbal Balenciaga. Couture A-I 2003 Azzedine Alaïa.
Uno scorcio dalla mostra Azzedine ALAÏA, Cristóbal BALENCIAGA Scultori della Forma.
In occasione del suo cinquantesimo anniversario la Fondazione Museo del Tessuto di Prato, in collaborazione con la Fondazione Azzedine Alaïa di Parigi, presentano un progetto espositivo speciale dedicato a due icone assolute della moda francese , per la prima volta in Italia.
Cappotto Balenciaga Alta Moda P-E 1968 Cappotto Alaïa Collezione A-I 2012.
I due capispalla in uno scorcio dalla mostra Azzedine ALAÏA, Cristóbal BALENCIAGA Scultori della Forma
La mostra curata da Olivier Saillard, mette a confronto la creatività di due grandi couturier con 50 abiti provenienti dalla Fondazione Azzedine Alaïa (di cui Carla Sozzani ne è la presidente) con documenti e video originali dell’Archivio Balenciaga.
Giacca e Abito Balenciaga Alta Moda P-E 1949
Scorcio della mostra Azzedine ALAÏA, Cristóbal BALENCIAGA Scultori della Forma
Il percorso espositivo si apre con due meravigliosi abiti da sera, un abito lungo aderente e senza maniche in jersey nero, realizzato da Azzedine Alaïa per la collezione Haute Couture Autunno – Inverno 1988, e un altro altrettanto straordinario con strascico in seta nera cloqué e busto drappeggiato, realizzato da Cristóbal balenciaga per la Haute Couture Autunno – Inverno 1960.
Scorcio della mostra Azzedine ALAÏA, Cristóbal BALENCIAGA Scultori della Forma. Abito Alaïa collezione A – I 1988
Poi la mostra si articola in tre temi distinti : Atelier Tailleur, Atelier Flou e Spagna. I primi due si riferiscono alla divisione in reparti all’interno della grandi sartorie francesi, in cui da una parte si creavano e realizzavano capi più strutturati come capotti, giacche, redingote (Tailleur) , dall’altra gli abiti da giorno, da cocktail e da sera, ma creati con tessuti fluidi e morbidi (Flou). Infine con Spagna si vuole dare risalto al folklore di questa terra, soprattutto al suo Flamenco, in cui boleri, pizzi e merletti sono i primi interpreti.
Bozzetti di Cristóbal balenciaga del 1959, 1957 e 1958 Balenciaga. Archives Paris
Bozzetti di Cristóbal balenciaga del 1961 e 1957. Balenciaga Archives Paris
La mostra è nata, come la stessa Carla Sozzani ha spiegato in conferenza stampa, da un desiderio di Hubert di Givenchy, appassionato stimatore di Balenciaga e Alaïa, che voleva riunire questi due grandi talenti in un confronto espositivo. Purtroppo non riuscì a coronare quel sogno, Givenchy scomparse qualche settimana dopo da quel famoso incontro presso la Fondazione Alaïa. Ma l’idea e l’affetto nei confronti del Signor Hubert, hanno indotto qualche anno dopo Carla Sozzani e Olivier Saillard a concretizzarlo, realizzandolo.
Scorcio della mostra Azzedine ALAÏA, Cristóbal BALENCIAGA Scultori della Forma. Abiti Azzedine Alaïa
Bolero Alaïa Couture A -I 1989. Bolero di Balenciaga Alta Moda 1940
Nella mostra ci sono anche 12 disegni originali di Balenciaga, datati tra il 1950 e 1968, provenienti da Balenciaga Archives di Parigi. Sono pezzi di storia, mai presentati in Italia, in cui possiamo ammirare, insieme agli schizzi, pezzettini di tessuti e foto del capo realizzato e indossato, un modo per capire ( e AMARE) più approfonditamente, il processo creativo dello stilista spagnolo.
Abito cocktail Balenciaga Alta Moda 1968. Cappotto Balenciaga A- I 1948
Avevo già dedicato un post ad Alaïa e a Balenciaga nel 2015 ( qui i link per chi volesse recuperarli https://www.beatricebrandini.it/azzedine-alaia-lo-scultore-della-moda-che-rende-le-donne-sirene/ https://www.beatricebrandini.it/balenciaga-il-creatore-di-moda-che-cercava-la-vera-eleganza/) perché non si può amare la moda e la sua storia senza conoscere a fondo il lavoro di entrambi.
Conferenza stampa, da sinistra Olivier Saillard e Carla Sozzani.
Fabia Romagnoli e Filippo Guarini e i partner e contributors di questa mostra
Balenciaga era uno straordinario couturier che ha rivoluzionato la forma; abilissimo tagliatore e conoscitore delle tecniche di costruzione di un abito, Balenciaga era anche un assoluto perfezionista, come solo i grandi professionisti sanno esserlo. Alaïa, più vicino alla mia storia poiché più contemporaneo, è stato capace di rendere le donne così belle e sensuali, conservandone la classe e l’eleganza, come credo nessun altro abbia saputo fare dopo di lui. Se penso alle sue creazioni mi vengono in mente donne bellissime tipo Yasmeen Ghauri o Naomi Campbell, modelle icone entrate di diritto nell’immaginario collettivo della bellezza e cultura degli anni Novanta, credo anche, grazie alle creazioni di Azzedine.
Due talenti che più di altri hanno saputo scolpire il corpo femminile, due “artigiani” della moda che hanno dato vita a meravigliose creazioni, due uomini che mai si piegarono alle regole di mercato, rimanendo fedeli e rigorosi all’amore della loro vita, la moda!
Ritratto di Cristóbal Balenciaga . Balenciaga Archives Paris
Ritratto di Azzedine Alaïa. Fondation Azzedine Alaïa Paris
La sede è il Museo del Tessuto di Prato, dal 25 ottobre 2025 al 3 maggio 2026, a cura di Olivier Saillard.
Visitatela perché è una mostra veramente straordinaria.
Buona vita a tutti!
Beatrice






























