“Rosetta” di Beatrice Brandini

“Martellatori” di Fortunato Depero, 1923

Depero torna a casa, infatti, fino al 5 giugno 2022 a Rovereto potrete partecipare allo straordinario viaggio nel mondo di questo artista poliedrico che nella sua vita sperimentò pittura, teatro, scenografia, design, moda e pubblicità.

Fortunato Depero: Cartellone per Balli Plastici, 1918

La mostra,  curata da Nicoletta Boschiero, mette insieme fotografie, disegni, arazzi mobili e quadri per un totale di 500 lavori che esplorano tutte le manifestazioni artistiche di questo artista, testimoniando come le sue sperimentazioni abbiano influenzato l’arte, la moda e il design fino ai nostri giorni.

Fortunato Depero: Bozzetto per la copertina di Vanity Fair, 1929-1930

La Boschiero racconta “Dai grandi costumi dei Balli Plastici, troppo massicci per essere indossati dai ballerini e costruiti per conferire un movimento [robotico], ai disegni dell’automa che insegna a ballare alla ballerina, c’è sempre questa fascinazione per l’artificio che prevale sulla natura”. 

Fortunato Depero: Costruzione pubblicitaria Campari, plastico 1926

E’ un tributo, un atto d’amore all’artista futurista e al museo stesso, un’esposizione che valorizza l’artista trentino, con la presenza di arazzi monumentali, copertine di Vogue, manifesti per Campari, marionette-automi dei celebri Balli Plastici, scenografie teatrali, arredi… una meravigliosa escalation di colori, forme, ARTE.

Fortunato Depero: Costume cifrato, 1929

Depero ha dato all’arte un contributo immenso, non solo esportando il futurismo italiano in tutto il mondo, ma influenzando tutti quelli che sono venuti dopo di lui (penso per esempio a Mendini o a Sottsass per il design e al mondo della pubblicità, che rivoluzionò). Nato in trentino nel 1892, alla sua morte, avvenuta nel 1960, lasciò al Comune di Rovereto l’unico museo futurista italiano il suo archivio personale, comprendente circa 3000 oggetti. Un artista alla ricerca dell’arte totale, convinto che in ogni forma espressiva non ci fossero differenze, né gerarchie.

      

Scorci della Mostra “Depero New Depero”

Il Mart ha trasformato il suo lascito in un vero e proprio patrimonio per le future generazioni, acquistando ed investendo su altre meravigliose opere dell’artista, restaurandone altre (come i famosi arazzi). La mostra “Depero new Depero” per la prima volta racconta questo straordinario incontro e questa fantastica storia.

Bottiglia del Campari Soda progettata da Fortunato Depero

Una curiosità, che ci fa capire che ruolo fondamentale ebbe l’artista nella rivoluzione della pubblicità, e il sodalizio con Campari. Depero si occupò della grafica pubblicitaria ma anche del packaging della bottiglia del Campari Soda. Il futurista pensò ad una bottiglia che avesse la forma di un altoparlante, soggetto/oggetto tipico degli artisti futuristi, scegliendo anche una bottiglia di vetro trasparente su cui imprimere direttamente il marchio della ditta, il resto è storia…

Fortunato Depero

“Quando vivrò di quello che ho pensato ieri, comincerò ad aver paura di chi mi copia” . Fortunato Depero

Buona vita a tutti!

Beatrice