Fifties in Rome, quando essere eleganti era naturale!

Manifesto della mostra

“Fifties” di Beatrice Brandini

A Roma, al Museo Boncompagni Ludovisi, la mostra FIFTIES IN ROME celebra la Moda degli anni Cinquanta e il Made in Italy.

Uno scorcio della mostra Fifties in Rome

Nei decenni che seguirono la seconda guerra mondiale, il mondo fu pervaso,  legittimamente,  da un boom economico con una conseguente voglia di rinascita. L’Italia, a differenza degli altri paesi, fu brava a capitalizzare il suo patrimonio artistico – culturale, la sua capacità di resilienza, l’artigianalità e creatività che da sempre contraddistinguono il nostro paese, creando un polo attrattivo fra gli studi di Cinecittà e la moda.

Uno scorcio della mostra Fifties in Rome

Roma diventò in poco tempo “the place to be”, un punto di riferimento importante e amato in tutto il mondo, celebrato nell’iconico fotogramma del bagno di Anita Ekberg nella fontana di Trevi nella La Dolce Vita.

L’esposizione vuole sottolineare, valorizzandoli, come brand del calibro di Gattinoni, Antonelli, Fabiani, Schubert divennero molto ambiti da tutto il jet set internazionale, nomi successivamente un pò dimenticati, capaci invece di realizzare abiti couture di straordinaria fattezza e bellezza.

Una straordinaria immagine di una delle sale interne del Villino Ludovisi

La mostra, curata da Stefano Dominella, collezionista a cui appartengono molti degli abiti esposti, è ospitata nel prezioso Villino Ludovisi, progetto del 1901 dell’architetto Giovanni Battista Giovenale, su richiesta del principe Luigi Boncompagni Ludovisi. Molto vicino alla famosa Via Veneto, strada molto  amata (e odiata) per gli scatti rubati dai paparazzi alle stars hollywoodiane in quegli anni.

Uno scorcio della mostra Fifties in Rome

In queste meravigliose stanze si possono ammirare abiti da gran sera che oggi purtroppo, se non nella couture caratterizzata da cifre con molti zeri, sono irrealizzabili per le ore di lavoro e soprattutto per l’abilità e il talento di molte maestranze femminili (ricamatrici, sarte, modiste…).

Uno scorcio della mostra Fifties in Rome

Spicca un abito verde in taffetà indossato da Marella Agnelli, il maestoso abito in crespo di seta bianca con corpino drappeggiato a canestro di Fernanda Gattinoni. Abiti indossati da Lana Turner, Audrey Hepburn, Anna Magnani.

“Non capita spesso che a Roma si celebri la moda, eppure dalla fine degli anni ’40, fu proprio nella Capitale che alcuni tra i più talentassi creatori di moda diedero vita alle loro attività con un estro artistico di tale portata da determinare l’ascesa e il consolidamento del Made in Italy in tutto il mondo” Stefano Dominella

Uno scorcio della mostra Fifties in Rome

Ogni volta che vado a Roma, l’ho ripetuto molte volte, rimango rapita da ogni scorcio, questa città è un museo a cielo aperto, ha un patrimonio artistico culturale che non ha eguali nel mondo. Piccoli gioielli come questo museo sono quasi una consuetudine in questa città, ma purtroppo sono spesso poco conosciuti, poco valorizzati. Capisco che gestire una città turistica così grande sia difficile, ma, come per Firenze, mi dispiace vederla ferita dall’incuria e dalla sporcizia, nonché dalla maleducazione di chi non comprende la bellezza di Roma, un patrimonio di tutta l’umanità.

Buona vita a tutti!

Beatrice

 

2 commenti su “Fifties in Rome, quando essere eleganti era naturale!

  1. Sono a Roma in questi giorni e sicuramente andrò a vedere questa bella mostra.
    Grazie per averne parlato, seguendoti riesco a vedere o conoscere tante cose .
    Elisabetta

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