Ingresso della fiera FRAGRANZE alla Stazione Leopolda
Women’s parfume di Beatrice Brandini
Di nuovo in Leopolda per Pitti Fragranze, molte le novità ma soprattutto marchi che si distinguono principalmente per una cosa: la qualità!
Fragranze è una manifestazione molto interessante poiché i protagonisti sono tutti brand di nicchia, una selezione di espositori di un livello molto alto, e credo che questo sia l’unico modo per distinguersi e probabilmente superare una crisi dei consumi che riguarda trasversalmente l’alto (il lusso) e il basso. I consumatori desiderano qualcosa di esclusivo, e sempre di più si fa strada la volontà di comprare meno ma meglio.
Danhera Italy: Un incontro tra la fondatrice Daniela C. e la Dea HERA, sovrana dell’Olimpo. Danhera introduce il mito nel mondo contemporaneo e lo realizza nelle sue collezioni rare ed inimitabili, ingredienti ricercati e la passione per la vita sono alla base del brand.
Fragonard: Azienda fondata nel 1926 a Grasse, oggi le nipoti continuano questa bella storia familiare. Profumi, decorazioni, moda, il tutto caratterizzato dalla gioia di vivere.
Setchu: Special Guest a Fragarnaze Setchu Perfume cinque fragranze del designer giapponese Satoshi Kuwata, vincitore dell’LVHM Prize for Young Fashion Designer, nonché Guest designer all’edizione di Pitti Uomo di gennaio 2025, insieme a Julie Massé, uno dei nasi più talentuosi della profumeria artista internazionale . Un incontro fra la cultura nipponica e l’occidente, proprio come suggerisce e allude il nome SETCHU.
L’Art Vèvien: alta profumeria e oggetti da collezioni in edizione limitata, brand che cerca artisti internazionali per creare un’opera speciale.
Rito: Un viaggio olfattivo unico nel suo genere, preziose bottigliette sfaccettate, proteggono fragranze speciali.
Atelier Vesper: Brand proveniente dai Paesi Bassi , collezione articolata in sette fragranze tutte caratterizzate da un’intensa sensualità.
SV 1945: Saponificio Varesino è un marchio che fa dell’italianità un valore fondamentale per creare saponi e profumi speciali, frutto di un’artigianalità preziosa.
Organ Tale Parfums: Marchio di profumi coreano che si trova nelle migliori profumerie del mondo nonostante sia stato lanciato solo nel 2024.
Carl Kling Parfums: Collaborazioni con maestri profumieri con bottiglie semplici e al tempo stesso raffinatissime.
Campomarzio70: Una storia di profumi che si tramanda da quattro generazioni. Iniziata negli anni ’20, oggi è una realtà che vanta concept store nelle più grandi città italiane, nonché corner come quelli all’interno della Rinascente.
Voskanian parfums: Marchio fondato da Tsovak Voskanian nel 2018. Ispirati alle antiche tradizioni profumiere, i profumi “Voskanian” sono aromatizzati con fragranze uniche e inedite della natura armena.
KV by Kateryna Vel’menko: KV by Kateryna Vel’menko” è una collezione di profumi di nicchia, realizzati da Kateryna Vel’menko e da talentuosi profumieri che spingono i confini della creatività e dell’innovazione.
Lorenzo Villoresi Firenze: Brand fondato da Lorenzo Villoresi nel 1990, che fin dall’inizio si è distinto per qualità e creatività. Ingredienti speciali e ricerca della perfezione fanno, come sempre, la differenza.
Panpuri Parfumerie Particuliere: Fragranze che reinventano codici olfattivi. Dietro questa maison di profumi c’è Guillaume, ogni fragranza che crea è un’impronta, una reminiscenza dei suoi viaggi in giro per il mondo. Il tocco visivo e grafico, meraviglioso, è affidato a Pietro Sedda.
Plume Impression: Casa di profumi francese, piume come oggetto simbolico, sofisticato e delicato, proprio come i loro profumi.
Le Persona: Un’altra interessante metafora, quella della maschera, per attribuire al profumo un ruolo magico e discreto. Belle le “etichette” sulle bottiglie, ti viene voglia di collezionarle tutte.
Mutis: Marchio creato dal designer colombiano Hanssen Diaz che si ispira alla Real Expedictión Botànica, un’importante missione scientifica organizzata dalla corona spagnola nel XVIII secolo, alla cui guida c’era il botanico José Celestino Mutis. I profumi di Mutis raccontano questa storia e molto altro.
Ho visto molte presenze straniere, sia come espositori che come visitatori – buyer, tutti alla ricerca di qualcosa di unico da presentare ai loro custumers . Parlando con alcune persone ho percepito il loro entusiasmo per Fragranze, una fiera diversa ed esclusiva, all’interno di una location unica.
Penso che le fiere italiane, indipendentemente dal settore merceologico proposto, dovrebbero pensare a questo nuovo tipo di format, ovvero una fiera con proposte diverse, non necessariamente luxury, ma innovative e “artigianali”, un modo per cui visitare una fiera diventi quasi un’esperienza immersiva ed emozionante, nonché formativa, grazie ai talk e alle conferenze sul tema.
I budget, e i tempi per viaggiare visitando fiere, si sono notevolmente ridotti, pertanto, se lascio la mia regione o nazione, devo portare a casa un risultato commerciale, in primis, ma anche conoscitivo e istruttivo. Invitare personaggi legati al settore, come qui i nasi più famosi al mondo, o giornalisti del distretto skincare di fama internazionale, credo che sia il più bel regalo che si possa fare ad un visitatore. Questa, per me, sembra essere la formula vincente.
Buona vita a tutti!
Beatrice