RAGAZZE CON LA SCIARPA: La chiromante

“La giovane chiromante” di Beatrice Brandini

La chiromante era una giovane donna che prevedeva il futuro leggendo le carte sotto una tenda, all’interno di un luna park. Il suo posto era in un angolo appartato, silenzioso, quasi magico.

Ma anche quando il luna park smontava e se ne andava a cercare nuove mete e nuovi clienti,  lei rimaneva sempre nello stesso punto.

“La tenda della chiromante” di Beatrice Brandini

In un pomeriggio estivo, il suo primo cliente fu una vecchietta che chiedeva notizie sulla salute della sua famiglia, poi fu la volta di un giovane innamorato che era stato appena lasciato dalla ragazza, sperava di avere una “pozione” per riconquistarla.

La terza lettura fu invece molto più difficile. La cliente era una ragazzina piena di problemi, che viveva di espedienti e non si voleva molto bene. Ormai la sua vita era a senso unico, verso una discesa ripidissima, probabilmente senza ritorno. Non so il motivo per cui si spinse verso la lettura del suo destino, ormai aveva poco da perdere e quella le sembrava un’ultima grottesca possibilità. Forse voleva sapere dalla chiromante se la sua vita poteva cambiare, migliorare,  sapendo che il rischio era invece quello che potesse definitivamente finire nel peggiore dei modi. La ragazzina che non riusciva a star ferma, era piuttosto carina, ma decisamente trasandata e sporca.

“La ragazza problematica” di Beatrice Brandini

La chiromante, capendo immediatamente la situazione e pensando che forse solo un gesto disperato poteva aiutarla, considerò un giovane ragazzo al quale aveva letto le carte pochi giorni prima. Aveva un piano in mente, voleva fare incontrare i due giovani, in modo che l’uno avrebbe potuto aiutare l’altro. La sua prima mossa fu quella di dare un appuntamento ad entrambi alla stessa ora, facendo finta di aver sbagliato, affinché i due si incontrassero e vedessero. Ed infatti accadde proprio così. 

Dopo quel brevissimo comune incontro, qualcosa scattò. Innanzitutto, entrambi incuriositi, vollero sapere il motivo per cui si trovavano lì, quale era il problema che li affliggeva. La chiromante non poteva rivelare i segreti degli altri, ma pur rimanendo sul vago,  accennò qualcosa, dopo tutto era stato suo il piano!

Il ragazzo aveva problemi affettivi legati ai genitori, i quali erano molto ricchi e poco presenti. Poco inclini a gesti amorevoli  e molto rigidi. In poche parole quel ragazzo era solo come un cane.

Durante le sue sedute cercava di aiutare il giovane a diventare più coraggioso, a non aver paura di sbagliare, ad essere più autorevole nelle cose che riguardavano  la sua vita, Il ragazzo studiava ingegneria aerospaziale, aveva ancora due anni prima di finire,  dopo finalmente avrebbe cercato un lavoro che lo rendesse indipendente e forse sarebbe andato via. 

La chiromante era intelligente, intuiva molto della natura umana, infatti, ogni volta che il giovane usciva dalla sua seduta, era più forte e positivo. Inoltre gli diceva che avrebbe incontrato una ragazza speciale, un pò problematica e sbandata, bella, totalmente sola (come lui), che senza delle guide si sarebbe distrutta, forse lui l’avrebbe potuta salvare.

“Mano e carte” di Beatrice Brandini

Il giovane ancora non sapeva chi fosse quella ragazza, ma pensava spesso al viso di quella ragazzina intravista una sola volta,  e a quanto avrebbe voluto conoscerla meglio.

Nel frattempo invece la ragazzina appariva sempre più debole e vulnerabile. Durante una lettura delle carte, la chiromante tentò l’ultima mossa, le disse che se avesse continuato a fare quella vita sregolata sarebbe morta dopo poco tempo. Che doveva trovare la forza per uscire da quella foresta nera in cui era entrata, e che se le avesse dato retta, il futuro sarebbe stato invece meraviglioso, soprattutto perché avrebbe trovato l’amore della sua vita.

Tutti quei discorsi, i consigli, le parole affettuose cominciarono a farle vedere le cose in modo leggermente diverso. Cercò di essere indipendente in un modo più giusto, il primo passo fu quindi trovare un lavoro; rispose a mille annunci e fece mille telefonate, quando finalmente qualcuno la contattò per darle un lavoro. Era una insegnante che non avendo tempo, le chiedeva se poteva aiutare sua madre anziana nelle faccende domestiche, facendole anche un pò di compagnia. La ragazzina finalmente sembrava voler cambiare rotta, quel lavoro le dava fiducia, smise di farsi del male, anche il suo aspetto cominciava a cambiare, diventando quello di una bellissima giovane donna.

 Un giorno mentre la ragazza portava l’anziana a fare una passeggiata, la signora ebbe un lieve malore, stava per cadere ma la ragazza fu rapida e riuscì ad afferrarla in tempo. Cercava di risollevarla ma era pesante, era in difficoltà, fortuna che in quel momento, dall’altra parte della strada, passava un ragazzo che vide tutta la scena e corse ad aiutarla. I due si guardarono un attimo, non fu difficile capire dove e quando si erano incontrati, ad entrambi venne in mente quel giorno dalla chiromante. Ci fu qualche parola ma i due non trovavano il coraggio di lasciarsi un contatto, un recapito per rivedersi, fu così che intervenne l’anziana signora, chiedendo alla ragazza di farsi dare il numero di telefono di quel ragazzo perché voleva ringraziarlo offrendogli una tazza di tè a casa sua.

Il resto fu storia… Cominciarono a frequentarsi, passarono i mesi e loro erano sempre insieme. Lui si laureò e trovò subito lavoro in un’azienda tedesca con sede in Italia. Dopo sei mesi (aveva inviato molti curriculum), arrivò una offerta importante da una società americana, gli offrivano un lungo contratto, la casa, insomma molti vantaggi e privilegi ai quali era davvero difficile rifiutare. Chiaramente il ragazzo era al settimo cielo, pensava però di dover coinvolgere anche il suo amore, chissà se avrebbe accettato di trasferirsi e stravolgere la sua vita per lui e se la società americana avrebbe accolto anche la sua fidanzata. Lei fu felice di quell’offerta, partire con lui significava anche chiudere definitivamente col suo brutto passato.

Quando lui pensava che gli americani gli avrebbero risposto di no, invece, intelligenti e lungimiranti, furono felici di prendere “tutto il pacchetto”, gli risposero che se era appagato privatamente avrebbe reso di più nel lavoro per cui tutto sembrava andare nella giusta direzione. Partirono insieme e non tornarono più. Si sposarono e divennero cittadini americani, con una vita quasi perfetta. Lui divenne una pagina indispensabile per la sua azienda (la NASA), lavorando a programmi importanti e delicati.

“Il matrimonio negli USA” di Beatrice Brandini

Dopo alcuni anni la chiromante ricevette una lettera da quel ragazzo che lei ricordava sempre e che le era rimasto nel cuore. Lui la ringraziava per tutti i consigli che le aveva dato e per comunicarle che tutto ciò che aveva previsto si era avverato. Ora sì che era fiero della sua vita. Nella lettera oltre ad una foto della famiglia, c’era un regalo e un biglietto con questa frase: “Una brava chiromante indovina sempre il futuro” . Quelle parole racchiudevano tutta la sua riconoscenza.

“La chiromante 5 anni dopo” di Beatrice Brandini 

Nel periodo in cui andava da lei era solo, triste, il futuro gli appariva nebuloso, una grande incognita, mentre adesso era padrone della sua vita, faceva un lavoro bellissimo e aveva una donna e un figlio che gli riempievano la vita.

La chiromante era stata davvero brava, aveva intravisto la possibilità di farli conoscere e legarli l’uno a l’altro. Disse loro miriadi di bugie, ma ognuna di esse serviva a creare il loro futuro. Ciò che si era convinta di fare si era avverato, quindi forse vedeva davvero il futuro, o forse era la grande umanità e il suo grande cuore a decidere per lei.

Buona vita a tutti !

Beatrice

 

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