Smoking: il maschile diventa femminile!

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Smoking YSL, foto di Helmut Newton per Vogue, 1975      

“Jeannine” di Beatrice Brandini

Yves Saint Laurent dimostrò fra i primi come l’indumento maschile per eccellenza, ovvero lo SMOKING, poteva essere indossato da una donna e farla diventare irresistibilmente sensuale. Erano gli anni a cavallo fra i Sessanta e i Settanta, quando donne divine come Catherine Deneuve, Loulou de la Falaise, Lauren Bacall o Bianca Jagger portavano con spavalderia giacca e pantaloni dall’impeccabile taglio maschile con un allure decisamente sexy, a dimostrazione che la moda, la bellezza, la sensualità, sono soprattutto attitudini.

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Freja Beha fotografata da Hedi Slimane per YSL, 2013

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Anna Selezneva fotografata da Antony Maule per Vogue Russia, 2011

Anche Helmut Newton ha aiutato in tal senso, creando immagini diventate iconografiche (celebre ed indimenticabile quella con la modella Vibeke con lo smoking in una strada notturna e solitaria di Parigi). Le sue donne erano vestite e pettinate alla garçonne, fumatrici sfrontate in atteggiamento spavaldo, fotogrammi ancora assolutamente moderni e, senza dubbio, la quintessenza dell’erotismo.

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Foto di Helmut Newton

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Foto di Helmut Newton

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Foto Richard Avedon, 1971

Ma a voler guardare bene indietro, la prima donna celebre ad indossare uno smoking e a farne un indumento di estremo fascino, mescolando i generi, fu Marlene Dietrich. Una donna che fece dell’ambiguità uno dei suoi punti di forza.

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Tyra Banks fotografata da Francesco Carrozzini

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Natasha Poly

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Daria Werbowy

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Mila Krasnoiarova fotografata da Jimmy Backius su Vogue Germany, 2015

Fino a circa il 1966 il termine Smoking suit indicava esclusivamente un completo da sera maschile, ma, come precedentemente accennato, Yves Saint Laurent lo sdoganò, ridefinendo immediatamente la sua silhouette e offrendo alle donne un arma di seduzione in più. Lo smoking da quel momento diventò chic ed elegante.

“TI fa sentire davvero diversa come donna. Cambia il tuo modo di fare”. Catherine Deneuve.

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Foto Jean Baptiste Mondino

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Divina interpretazione dello smoking al femminile da parte di Kate Moss

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e ancora…. Ashley Olsen e Angelina Jolie

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Gwyneth Paltrow e Karolina Kurkova

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Alexa Chung e Cara Delevingne

Lo smoking, che in America si chiama Tuxedo e in Gran Bretagna Dinner Jacket, è ancora, come in origine, l’abito da sera maschile. Anche se lo smoking, che letteralmente significa fumare, è nato fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, quando i gentleman indossavano una giacca elegante per entrare nella stanza dedicata ai fumatori lasciando quello che indossavano precedentemente per “proteggerlo” dall’odore di tabacco. Oggi ne esistono innumerevoli versioni, di taglio, tessuto e colore. Alcune di discutibile gusto (soprattutto quando si sbaglia l’occasione di utilizzo o la propria fisicità non è propriamente adatta a questa foggia). La versione più classica è realizzata in un leggero drap nero e si compone di giacca a uno o due bottoni, con i revers in raso, completata da un pantalone dritto con una banda laterale in satin, tanto da creare l’effetto opaco (drap) e lucido (satin/raso).

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Josephine Baker

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Marlene Dietrich

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Brigitte Bardot

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Bianca Jagger

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Jon Kortajarena fotografato da Tom Ford, campagna pubblicitaria S/S 2010 Un esempio di Tuxedo maschile decisamente glamour!

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Disegno di Mats Gustafson

Il mio consiglio è di indossarlo almeno una volta nella vita. Che sia per una serata speciale o per un giorno in cui sarete voi a volerlo sembrare (speciali!), non importa, purché ci proviate. Dovrà starvi divinamente e non dovrà sembrare un modello maschile, né quello di un capo rubato al vostro lui, poiché il suo compito sarà quello di adattarsi al vostro corpo e valorizzarlo. Per chi vorrà osare fino in fondo lo potrà portare da solo, a pelle (fisico ed età lo dovranno consentire), state certe che in questo modo vi sentirete come una divina creatura.

   

   

   

Mille modi di interpretare lo smoking di Beatrice Brandini

Buona vita a tutti!

Beatrice

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