“Steve McCurry Children” la poesia nel volto di un bambino

Foto dall’esposizione Steve Mccurry Children

“Noor” di Beatrice Brandini

Dal 19 maggio fino all’8 ottobre al Museo degli Innocenti di Firenze apre la bellissima mostra “Steve McCurry Children” del celebre fotografo americano.

   

Foto dall’esposizione Steve Mccurry Children

   

Foto dall’esposizione Steve Mccurry Children

Non è un caso che sia proprio questo museo ad ospitare un’esposizione dedicata alla tematica dell’infanzia, poiché l’Istituto degli Innocenti si occupa, da più di seicento anni, di promuovere e tutelare i diritti dei bambini. Un luogo progettato da Filippo Brunelleschi, pensato per dare un futuro ai piccoli meno fortunati, affidati alle cure della comunità.

   

Foto dall’esposizione Steve Mccurry Children

   

Foto dall’esposizione Steve Mccurry Children

L’esposizione, curata da Biba Giacchetti e da Melissa Camilli, promossa dal Comune di Firenze in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti, prodotta e organizzata da Civita Mostre e Musei, sarà una galleria di ritratti che racconta l’infanzia in tutte le sue sfaccettature, bimbi diversi per etnia, abiti, tradizioni, cultura, usi e costumi, ma uniti da ciò che quell’età rappresenta (o dovrebbe assolutamente rappresentare), ovvero gioia, spensieratezza, aggregazione, gioco, sentimenti che vedrete espressi nelle splendide immagini, anche in contesti difficili, caratterizzati da conflitti o assoluta povertà.

   

Foto dall’esposizione Steve Mccurry Children

   

Foto dall’esposizione Steve Mccurry Children

Steve McCurry è sicuramente conosciuto in tutto il mondo, il suo iconico ritratto della ragazza afghana immortalata in un campo di rifugiati nel 1984, ha fatto il giro del mondo, diventando un emblema delle condizioni che subiscono i bambini nei territori di guerra.  Una foto che sicuramente ha sensibilizzato un tema drammatico e assolutamente urgente, ancor prima che le Nazioni Unite stilassero la Conversione sui Diritti del Bambini, entrata in vigore “solo” nel 1989.

   

Foto dall’esposizione Steve Mccurry Children

Tuttavia il messaggio di McCurry è di fiducia nel futuro,  il grande fotografo sembra dirci che finché ci sono i bambini c’è speranza, infatti nelle immagini esposte emerge come i bambini provino a giocare anche nelle condizioni più difficili. Dall’Afghanistan all’India, dal Messico al Libano fino all’Italia, la mostra descrive le condizioni dell’infanzia, caratterizzata da stili di vita diversi, ma unita da un linguaggio universale, quello dei bambini.

Conferenza stampa Steve Mccurry Children

Conferenza stampa Steve Mccurry Children, il vicesindaco Alessia Bettini

Conferenza stampa Steve Mccurry Children, la curatrice della mostra Biba Giacchetti

Ammiriamo, con un filo di commozione, bambini profughi, lavoratori, poveri, in pericolo, ma bambini che, nonostante tutto, vogliono ancora giocare.

   

Foto dall’esposizione Steve Mccurry Children

Gli scatti di McCurry colpiscono e emozionano; in un mondo in cui voler apparire e dimostrare superficialmente di essere qualcuno è diventato necessario (perché?), vedere un insegnante dentro una baracca che eroicamente cerca di istruire allieve attente, in condizioni a dir poco precarie, dovrebbe essere l’immagine di copertina dei libri per gli studenti di tutto il mondo. 

Foto dall’esposizione Steve Mccurry Children

McCurry ha pubblicato numerosi libri e vinto tanti dei premi più importanti della fotografia internazionale, incluso la Robert Capa Gold Medal,  il premio della National Press Photographers, e quattro volte il primo premio del concorso World Press Photo. Nel 2019, McCurry è stato inserito nella International Photography Hall of Fame. Nominato cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere dal ministro  della cultura francese e la Royal Photographic Society di Londra che gli ha conferito la Centenary Medal for Lifetime Achievement.

Steve McCurry

Abbiamo una grande responsabilità, e Steve Mccurry ce la sbatte in faccia, quella di garantire un futuro migliore per le prossime generazioni, poiché un futuro diverso dipende da noi a da ciò che facciamo già oggi.

Buona vita a tutti!

Beatrice

 

Un commento su ““Steve McCurry Children” la poesia nel volto di un bambino

  1. Meravigliosa esposizione, andrò a visitarla la prossima settimana.
    Ti ringrazio perché mi informi su tutto ciò che amo!!!

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