Murakami: “l’infantile” tocco del maestro…

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Takashi Murakami: “Flower Ball 3D Pink”, 2007

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“Yuki nel bosco di Murakami”

Non posso non amare questo artista così ludico, colorato, fumettistico, immaginifico…… , autore di occhi e motivi floreali inconfondibili. Con la sua arte mi concede di tornare indietro nel tempo,  in un isola fantastica che (sicuramente illudendomi) penso possa “proteggermi” dalle brutture del mondo … Continua a leggere

Accessori Autunno/Inverno 2014/15: stile, creativita’ e libertà, stili a confronto

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Collage catwalk A/I 2014-15

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Mood di Beatrice Brandini

Fra poche settimane saremo tornate a pieno regime, lavoro, casa, scuola, cambio armadi, corsi per i bimbi…,  saltando come atlete da una parte all’altra, con la speranza di non trascurare niente, con la consapevolezza di farlo sempre.

Ma c’è una cosa bella ed emozionante nel cambio di stagione, soprattutto fra quello che divide l’Estate dall’Autunno e l’Inverno dalla Primavera ed è la MODA. Sia che tu possa rinnovare completamente il tuo guardaroba, o che possa semplicemente acquistare un facsimile della borsa dei tuoi sogni…., la moda ti accompagna sempre e riesce a farti sognare ancora…. Continua a leggere

Anna Anni: Buongiorno Professoressa!

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Schizzo di Anna Anni, collezione privata

“La Duchessa” di Beatrice Brandini

Alle superiori ho avuto la fortuna di avere un insegnante magnifica, rigorosa, capace, creativa, autorevole, riservata e soprattutto generosa; quella generosità di chi eccelle nel proprio campo o mestiere e, non solo non se ne fa un vanto, ma lo condivide e dona agli altri: questa “maestra” (dal latino magister = maestro, unione di magis = grande + il suffisso comparativo – ter, perciò etimologicamente “il più grande) si chiamava Anna Anni ed era una costumista famosa in tutto il mondo.

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John Currin: l’imperfezione che diventa ARTE

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John Currin, “The go see”, 1999

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 “Sole e Orchidea” di Beatrice Brandini

Adoro John Currin da sempre, trovo che le sue figure imperfette (quasi esclusivamente femminili), spesso emblema della “vuota” ricchezza americana (vuota perché sterile e annoiata, estremamente consumistica, senza passioni amore, pulsioni…), siano alla fine irresistibili e, in un modo inconsueto, incantevoli. Continua a leggere