Come nasce un abito ed una collezione

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Collezione Beach P/E 2001 di Beatrice Brandini                                                                                foto A.G.

Tutto inizia da una ricerca; la ricerca che parte da un immagine che hai in mente, da uno stato d’animo, da un ideale di donna, da un costume antico, un viaggio, un fotogramma di una scena di un film, il particolare di un quadro, un abito vintage, un profumo che rimanda a mondi lontani.

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Schizzi di Beatrice Brandini

La maschera di un Pierrot come ispirazione di un abito di John Galliano per Dior

Per questo nel mio blog non parlo solo di argomenti legati specificatamente alla moda,  ma di temi che , oltre ad essere delle mie passioni, sono fonte e nutrimento ad un processo creativo. Cose che accadono nella quotidianità,  legati alla cultura e alla società, ma anche e soprattutto materie come arte, cinema,  musica,   fondamentali “soggetti” di ispirazione per un creativo.

Poiret come ispirazione,  collezione John Galliano per Dior

Alcuni decenni fa ad un disegnatore (la parola stilista era ancora lontana, ed oggi ha già lasciato spazio a quella del creativo), si chiedeva semplicemente di avere buon gusto, una buona mano e molte idee. Oggi sarebbe impossibile replicare il successo che hanno avuto alcuni grandissimi e bravissimi couturier, stando “fermi” nel proprio atelier. Il mondo corre veloce, velocissimo, e un creativo ha necessità di essere completamente inserito nella realtà, deve essere informatissimo, attentissimo, pronto alle migliaia di sollecitudini che arrivano dappertutto (media, network, strada, eventi. etc. etc.).

Conchiglie come ispirazione,  collezione Sophia Kokosalaki P/E 2006

Fondamentale inoltre è porsi alcune domande, una sorta di briefing, a cui ogni stilista deve pensare e rispondere in modo da finalizzare ispirazioni e obiettivi.  Alcuni importanti interrogativi sono quelli relativi al mercato, come capire le sue necessità o mancanze; identificare un target (età, potere d’acquisto); quali saranno i mercati in cui avrà più penetrazione il mio prodotto, (anche grazie ad investimenti commerciali come i punti vendita); al posizionamento della fascia prezzo; alla costruzione della collezione in termini di referenze e suddivisioni di tipologie di prodotto (quanti cappotti, giacche, abiti, t-shirts), etc .

Ispirazione Geisha nella collezione Armani Privè 2011-12

Ho cercato di visualizzare come alcune idee o citazioni hanno dato vita all’idea iniziale di un abito o di un intera collezione;  sono esempi da collezioni passate in cui ho cercato un immagine da porre al fianco, come a dire “come siamo arrivati a quel risultato?”  Non sono nella testa di Galliano o Armani (mi piacerebbe!) ma sono sicura, senza peccare di presunzione (alcuni esempi sono eloquenti), che è quello a cui si saranno ispirati anche loro, sviluppando quell’idea. Questo non significa che un abito lo si crei semplicemente grazie ad uno spunto,  ma volevo far capire in un modo piuttosto semplice che la moda si nutre di tutto e che le idee sono frutto di molteplici sollecitudini.

Farfalle, Butterflay di Andy Warhol come ispirazione, collezione Alexander McQueen P/E 2010

Una volta fissati i contenuti della propria esplorazione personale, inizia quello che si chiama il processo creativo. In cui il passo successivo è quello della ricerca di materiali (tessuti, accessori, dettagli).

Lisca di pesce,  costume Beatrice Brandini P/E 2001

Ho iniziato lavorando da Ferragamo, prima con uno stage per poi essere confermata per un periodo molto interessante; sono poi passata all’abbigliamento sportivo, in cui la più lunga e prolifera esperienza è durata oltre 13 anni con Puma; con “flash” legati all’industria del pronto moda, delle tendenze, dell’underwear  e dell’outwear. Ho avuto una mia linea di Beachwear per oltre sette anni, pubblicizzata e venduta nelle più interessanti riviste e nei più importanti departement stores. Questo percorso che ho sintetizzato è solo per raccontare e condividere con voi che ho vissuto la moda nei suoi molteplici aspetti, anche come manager di prodotto. Ogni esperienza è stata importante e formativa e quello che ho capitalizzato è che all’inizio non importa quanti disegni siano tuoi all’interno di una collezione, quante fotocopie ti fanno fare, quante planimetrie devi correggere, quanti scatoloni aprire, o abiti stirare, gli inizi sono duri per tutti, ma quello che conta è che ogni cosa ti servirà e poiché la si deve fare, facciamola bene, con impegno e passione. Considerando che la moda è il tuo sogno, pensa che solo stare dentro un’azienda del settore è una grande fortuna, oltre ad una grandissima un’opportunità.

Saetta come intarsio,  costume Beatrice Brandini P/E 1998

Coltivate le vostre idee e ambizioni, nutrite la vostra anima e mente, se questo è il vostro sogno, la moda, arriverà la vostra occasione e sarà ancora più bello di come lo avevate immaginato!

Buona vita a tutti!

Beatrice

2 commenti su “Come nasce un abito ed una collezione

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