Kraita317 Different Might be Everything @ Museo Novecento

Different Might be Everything di Kraita317, particolare

“Astratta” di Beatrice Brandini

Da venerdì 19 gennaio fino a domenica 18 febbraio il loggiato del piano terra del Museo Novecento ospita per la prima volta un intervento di Street Art.

Different Might be Everything di Kraita317, particolare

Sono da sempre un appassionata di questo mezzo espressivo,  ricordo un post che pubblicai proprio nel gennaio di dieci anni fa (https://www.beatricebrandini.it/anime-di-notte-da-haring-a-banksy-i-writing/), dove elogiavo questa forma d’arte definendola un museo a cielo aperto.

 

   

Different Might be Everything di Kraita317, particolare

Different Might be Everything è il nome dell’opera realizzata dallo street artist Kraita317, a cura di Sofia Bonacchi,  nata in collaborazione con la Street Levels Gallery di via Palazzuolo a Firenze.

Different Might be Everything di Kraita317, particolare

Different Might be Everything di Kraita317, particolare

L’intervento pensato per il Museo Novecento è un lavoro unico e site-specific, che nasce dalle considerazioni sull’opera del 1988 di Maurizio Nannucci, Everything Might Be Different, esposta nel chiostro del Museo Novecento. Il nuovo motto, “Diverso potrebbe essere tutto”, indica appunto la volontà di riconoscimento di un movimento artistico ancora sottovalutato, spesso controverso, ma vivo e prorompente, come quello della Street Art. Kraita317 è, infatti, un rappresentante intraprendente di quella cerchia di artisti che hanno iniziato il proprio cammino con pochi mezzi, spinti unicamente dalla propria determinazione.

Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, alla conferenza stampa

Uno scorcio del cortile visto dal loggiato interno del Museo Novecento

Kraita317 è uno dei principali protagonisti del movimento artistico urbano fiorentino degli ultimi anni e tra gli artisti che lo scorso anno hanno partecipato alla grande esposizione internazionale di urban art del Museo Fluctuart di Parigi. Membro attivo della crew romena ANS sin dalla fine degli anni Duemila, Kraita317 nel 2018 lascia la sua città natale, Brașov, per trasferirsi a Firenze. Questo cambiamento di contesto è altamente significativo e innesca un’evoluzione rapida e costante nel suo stile, sia nel tratto sia nella selezione cromatica, transitando dal figurativo all’astratto senza mai abbandonare una cifra stilistica altamente espressiva.

Particolare della firma nell’opera di Kraita317

L’artista Kraita317 accanto alla sua opera monumentale Different Might be Everything 

Le opere astratte e sintetiche di Kraita317 sono caratterizzate da forme essenziali e colori primari, capaci di evocare sensazioni complesse e sentimenti profondi. Quel che l’artista restituisce, prima in studio e poi in strada, è il risultato finale di un lungo percorso nato dall’urgenza di rispondere agli stimoli raccolti e poi assimilati nell’ambiente urbano. Kraita317 deposita il proprio credo direttamente sulla strada, affidando le sue opere all’usura del tempo e all’interazione con la città e suoi  abitanti

Da vedere!

Buona vita a tutti!

Beatrice

 

Un commento su “Kraita317 Different Might be Everything @ Museo Novecento

  1. Non sono molto d’accordo che l’arte contemporanea sia messa in relazione, e soprattutto “ospitata”, dall’arte più classica, come quella rinascimentale. Ma comprendo lo sforzo di svecchiare Firenze e di proiettarla in un’ottica più moderna.

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