Milano Fashion week: P/E 2018

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Milano “Galleria”

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“Romantic femininity” di Beatrice Brandini

Si sono concluse anche le sfilate di Milano, confermando che la moda italiana è la più bella di tutte. Si, lo so, potrebbe sembrare un’affermazione pretenziosa e di parte, ma non è vero. La moda italiana è quella che coniuga, più di ogni altra, creatività, artigianalità, mestiere, e soprattutto, portabilità. Non è un termine particolarmente felice, ma significa che a differenza di altre realtà e di altri grandi designer, Maison e creativi italiani fanno abiti caratterizzati da fantasia e commerciabilità, in altre parole, una volta usciti dalle passerelle, possiamo indossarli. E credetemi, è una delle cose più difficili.

Anche in questo post ho cercato di evidenziare le macro tendenze per la prossima Primavera – Estate 2018. Sono molte di più di quelle elencate, semplicemente ho dato risalto a quelle più interessanti, soprattutto a quelle più inclini al mio gusto. Il mio blog è libero, un faticoso privilegio che però mi permette di dire e fare solo ciò che amo.

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“UNCONVENTIONAL STRIPES” di Beatrice Brandini

Tante righe anche a Milano, ma ancora più di quelle presentate a New York, queste sono “anarchiche”, “libere”, appunto, NON CONVENZIONALI. Dimentichiamoci delle righe marinaie, chic, o bon ton. Questa volta i designer le hanno interpretate concettualmente. A volte sono perfino di natura diversa (per colore, dimensione, direzione) all’interno della stessa creazione. Molto interessanti. Pura poesia quelle da Marras, eccellente maestria nella lavorazione e incredibile creatività, quelle viste da Fendi.

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Antonio Marras

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Antonio Marras

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Fendi

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Fendi

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Fendi

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“BLOUSON” di Beatrice Brandini

Capo senza tempo, incredibilmente chic, facile da portare e da interpretare. Può essere raffinato, eccentrico, creativo, elegante o casual. In queste sfilate lo abbiamo visto protagonista in molteplici interpretazioni. I più belli quelli di Bottega Veneta e Tod’s, preziosissimi per materiali e lavorazioni, ma portabili anche di giorno, perfetti in ufficio o per una (elegante) colazione di lavoro.

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Bottega Veneta

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Dall’alto a sx. N°21 a dx. Gucci. In basso Ermanno Scervino

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Tod’s

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“MIX and CHAOS” di Beatrice Brandini

Tema che evidenzia la voglia di mescolare, creativamente, stampe e fantasie, stili e fogge, lavorazioni e soluzioni. Molto prezioso, molto coraggioso, a volte quasi al limite del buon gusto. Ma può essere “alleggerito” dalle passerelle alla vita vera. La cosa che colpisce è la grande bravura nella realizzazione dei tessuti, delle stampe, delle applicazioni, in poche parole la perfetta realizzazione di abiti estremamente creativi ed importanti. Gucci ci ha ormai abituato a questa libertà, influenzando tutti gli altri. Prada, che è sempre un filo prima di tutti, ha presentato una collezione molto forte, pop art, tessuti tappezzeria, echi orientaleggianti. Ma nulla è lasciato al caso e, probabilmente, da qui arriverà quello che indosseremo per le prossime stagioni.

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Prada

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Prada

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Prada

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Gucci

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Antonio Marras

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N°21

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“EIGHTIES” di Beatrice Brandini

Confesso che non amo il tema degli anni 80. Probabilmente è stato uno dei periodi più brutti per la moda. Se rivediamo certe foto, certi film, possiamo essere d’accordo all’unanimità. Spalline, trucco eccessivo, capelli cotonati, abiti stretti e cortissimi, calze velate… Fortunatamente la moda di oggi ha ricordato quel periodo storico reinterpretandolo con un gusto attuale e meno eccessivo. Vale la pena sottolineare alcuni capi di Bottega Veneta, in perfetto stile Studio 54; Versace con il commovente omaggio di Donatella all’indimenticabile fratello Gianni; Ermanno Scervino con eleganti volumi morbidi.

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Gucci

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Bottega Veneta

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Ermanno Scervino

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Gianni Versace

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“ROMANTIC FEMININITY” di Beatrice Brandini

L’apoteosi della femminilità in un tributo di fiori, micro pois, colori, chiffon, organze. Il tema centrale sono i fiori: composizioni ikebana, giardini di templi giapponesi, origami. Bellissime interpretazioni. Blumarine e Ermanno Scervino fra le più belle, ma anche Dolce & Gabbane che ha presentato abiti per vere principesse, e la conferma del grande maestro Giorgio Armani. Il colore predominante il glicine e il rosa antico.

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Blumarine

 

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Blumarine

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Giorgio Armani

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Giorgio Armani

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Dolce & Gabbana

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Fendi

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Vivetta

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Ermanno Scervino

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Moschino

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“ANIMALIER” di Beatrice Brandini

Tema ciclico, quello delle stampe o fantasie animalier, che in Estate o Inverno ritroviamo protagonista nelle passerelle dei più bravi designer. Ho già dedicato un post, un po’ di tempo fa, a questo pattern, lo trovo molto chic se interpretato e dosato nel modo giusto. Vedi le belle ed estremamente eleganti proposte di Roberto Cavalli, quelle iper femminili di N° 21, quelle creative di Gucci, quelle concettuali e inusuali di Prada.

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Roberto Cavalli

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Roberto Cavalli (immagine sx.) e Gucci

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Prada

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N° 21

Finisce qui la parte dedicata a Milano, le passerelle hanno presentato anche molta pelle, molte trasparenze (soprattutto con abiti sottoveste), molte piume, molta Pop Art in chiave comics….

Arrivederci Milano, continua così!

Buona vita a tutti!

Beatrice

 

Un commento su “Milano Fashion week: P/E 2018

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