Peter Lindbergh, il magnifico neorealista della fotografia

Helena Christensen, Petra Lindbland e Kristen McMenamy fotografate da Peter Lindbergh 

“Modella sul set” di Beatrice Brandini

Ci sono artisti che sopravviveranno nei secoli, la cui opera continuerà ad incantare intere generazioni, il cui timbro sarà sempre immediatamente riconoscibile. Il grande fotografo Peter Lindbergh,  è uno di questi.

Alexandra Carlsson, Beri Smither e Harue Miyamoto fotografate da Peter Lindbergh, Emporio Armani  Magazine 1993

Amo la fotografia da sempre, ho qualche bella foto comprata nelle aste di fotografia, purtroppo fra i tanti desideri per il momento rimane tale quello di possedere uno scatto di uno dei più grandi fotografi di tutti i tempi, il polacco Peter Lindbergh. 

Noemi Campbell, Linda Evangelista, Tatjana Patzt, Christy Turlington e Cindy Crawford fotografate da Peter Lindbergh, 1990

Le sue fotografie cominciarono ad emergere negli anni ’80/’90 e immediatamente si imposero per uno stile personale e diverso nel panorama delle fotografia contemporanea. Scomparso recentemente, Armani, nel suo spazio Armani Silos, lo celebra fino ad agosto (non so se la mostra sarà prorogata data l’emergenza Covid e la conseguente chiusura di questi mesi).

Helena Christensen fotografata da Peter Lindbergh

Sono due grandi personalità creative, quella di Armani e Lindbergh, che, ammirandosi reciprocamente, hanno cominciato a collaborare già nei primi anni ’80. Entrambi fedelissimi ad uno stile che nonostante i decenni è rimasto coerente e pressoché immutato. Armani, con la sua rivoluzionaria visione di una donna moderna, liberata da vecchi cliché e considerata al pari dell’uomo, soprattutto nel riscatto del suo ruolo lavorativo; Lindbergh coerente con un’idea di bellezza libera e senza artifici.

Linda Evangelista fotografata da Peter Lindbergh

“Voglio rendere omaggio ad un compagno di lavoro meraviglioso, il cui amore per la bellezza rappresenta un contenuto indelebile nella nostra cultura, non soltanto per la moda”. Giorgio Armani

La mostra si intitola “Heimat. A Sense of Belonging”. Letteralmente “un senso di appartenenza”, anche se non esiste una vera e propria parola che traduca in italiano  Heimat. Potremmo definirla come patria,  un posto a noi familiare, dove ci sentiamo a casa. Per Lindbergh era la zona industriale di Duisburg dove l’artista è cresciuto e dove in qualche modo ha riambientato sempre le sue bellissime fotografie. Infatti non importa fossero scatti in California o a New York, l’atmosfera era immutata, quella dell’architettura cruda e severa di Berlino negli anni ’20 e ’30. Le  sue foto erano sempre in bianco e nero, le modelle bellissime ma anche ”stropicciate”, selvagge, naturali. 

Christy Turlington fotografata da Peter Lindbergh nel 1997

Modelle e celebrity sono ritratte in un’infinita tonalità di grigi, sempre profondamente autentiche. 

“Nessun ritocco. Niente bugie. Amava le imperfezioni. Amava i particolari che la maggior parte di noi si imbarazza a mostrare. Amava ogni donna per la sua unicità e per le differenze”. Milla Jovovich 

Isabella Rossellini fotografata da Peter Lindbergh 

“Peter era uno di quei fotografi con cui avrei sempre voluto lavorare… Era per come riusciva a catturare l’essenza delle donne: non si trattava dei vestiti, ma di chi indossava i vestiti”. Cindy Crawford

Adoro le sue meravigliose immagini in bianco e nero, capaci di esprimere la forza delle donne attraverso i loro occhi. Era capace di catturare l’anima delle persone in un’immagine”. Eva Herzigova

Redazionale Vogue Italia, 2003 Foto Peter Lindbergh

Queste sono solo alcune dichiarazioni subito dopo la sua scomparsa. Testimonianza e omaggio ad un grande artista, ma anche ad una grande anima.

Fautore di quattro (!!) calendari Pirelli, nel 1996 (magnifico,  nel deserto della California), nel 2002, nel 2014 (in occasione del cinquantesimo anniversario del calendario, realizzato  insieme a Patrick Demarchelier) e, recentemente, nel 2017, oltre a realizzare grandi campagne pubblicitarie per Armani, Prada, Calvin Klein, Donna Kara, Jil Sander, ecc. ecc.

Natalia Vodianova fotografata da Peter Lindbergh 

Giorgio Armani ha curato di persona questa bella mostra, conoscendo il suo immenso gusto e la sua proverbiale ricerca al perfezionismo, credo vivamente sia una ragione in più per visitarla.

Armani e Lindbergh due immense personalità che hanno trasformato la loro passione, la moda e la fotografia, in pura arte.

Mariacarla Boscono fotografata da Peter Lindbergh per Vogue Italia 2017

Peter Lindbergh’s mood di Beatrice Brandini

Peter Lindbergh’s mood di Beatrice Brandini

Peter Lindbergh’s mood di Beatrice Brandini

Buona vita a tutti!

Beatrice

 

5 commenti su “Peter Lindbergh, il magnifico neorealista della fotografia

  1. Anche io ho studiato moda negli anni novanta e Peter Lindbergh era uno dei più grandi e un motivo per avvicinarsi a questo meraviglioso mondo creativo. Bella la scelta delle foto che ha selezionato. Ettore

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