Ingresso W. Women in Italian Design
“La designer” di Beatrice Brandini
Alla Triennale di Milano fino al 19 febbraio 2017 c’è una mostra bellissima che racconta la storia del design italiano femminile, proponendo oggetti incantevoli, poetici, divertenti, utili, affascinanti… proprio come solo le donne sanno essere.
Purtroppo termina fra pochi giorni, chi potrà ancora andarci ne sarà stupito poiché è davvero molto interessante, quelli che mi seguono da molto lontano, invece, potranno vedere alcune immagini e farsi un’idea da questo post.
Allestimento e scorcio della mostra
La mostra, curata da Silvana Annichiarico e allestita da un progetto di Margherita Palli, vuole sottolineare come la creatività femminile abbia rivoluzionato ed influenzato il design moderno, oltre i confini nazionali. Ma non solo, questa mostra evidenzia un concetto molto più vasto ed importante, ovvero che in anni in cui il panorama artistico era dominato prevalentemente (esclusivamente) da presenze maschili, in realtà le donne erano attive e prolifere, l’esibizione testimonia infatti come e quanto lavorassero in quegli anni, dando vita ad oggetti importanti, moderni, iconici. Le donne non erano sotto i riflettori ma c’erano, le decine di oggetti presenti in questa mostra ne sono una dichiarazione assoluta. Come dice la stessa Annichiarico “il lettino icona Daybed non fu opera del grande Mies van der Rohe, quanto della sua compagna Lilly.”
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Lampada Pipistrello di Gae Aulenti. Fantastico oggetto di design
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Il percorso della mostra è cronologico, scandito da importanti verbi “guida” come INTRECCIARE, PROTEGGERE, PROCREARE…. Verbi che sicuramente si addicono più alla donna che all’uomo, e che qui, attraverso la creatività e l’operosità di queste grandi artiste, sono tradotti in manufatti.
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Ci sono le più grandi protagoniste del design del Novecento, come Gae Aulenti, Cini Boeri, Patricia Urquiola, Paola Navone, solo per citarne alcune, insieme a quelle più giovani ed emergenti, tutte unite dall’attitudine alla creatività e al rigore progettuale.
Scarpe Cinzia Ruggeri. Forse la prima fashion designer a mescolare arte, costume e moda. Creazioni davvero speciali, soprattuto se le contestualizziamo, ovvero fra la fine anni settanta e i primi anni ottanta.
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Maddalena Sisto. Ero una giovane studentessa e le sue poetiche e ironiche figurine sottili erano molto famose. Ne ero innamorata!
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Anche nella moda, da alcune stagioni, le sfilate, le campagne, i prodotti, puntano sempre più sul “no gender”, sarà la necessità di accorciare i calendari, i costi, ed, eticamente, gli sprechi, sarà che ormai dovrebbe essere davvero sdoganato un concetto (pregiudizio?) arcaico come quello che definisce donna e uomo “gentil sesso” o “sesso forte”, ma quotidianamente vediamo che purtroppo non è ancora tutto così scontato. La storia del design, ma potremmo aggiungere anche quella scientifica, politica, manageriale… ha, in un passato davvero troppo recente, cancellato le artiste donne. Come se le donne non ci fossero state. Ignorate da storici e teorici del design.
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Baby Alien di Fulvia Mendini
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Francesca Lanzavecchia e Hunn Wai “Metamorfosi Vegetali”
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Allestimento della mostra di W. Women in Italian Design
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
Helen Koning Scavini – Lenci
Helen Koning Scavini – Lenci
Helen Koning Scavini – Lenci
Opere della rassegna W. Women in Italia Design
In verità questa sarebbe stata l’ultima sezione, quella dedicata al tema della tessitura, in cui si accede dopo il passaggio lungo una scenografica passerella. La sala mette in risalto come le donne, da Penelope in avanti, hanno saputo esprimere la loro creatività (ed utilità) intrecciando fili.
Olivetti 32 di Lucia Biagi
Topo Gigio creato da Maria Perego
Concludo con questo famosissimo personaggio ideato dalla mente creativa di una donna nel lontano 1959. Diventò una mascotte per tutti i bambini, in un epoca in cui i protagonisti dei cartoni duravano molto di più di una sola stagione e dove spesso erano gli unici beniamini. Dite la verità, quanti di voi che lo conoscevano sapevano che la sua creatrice era una donna?!
Ingresso esposizione
Arrivederci donne straordinarie che avete creato ed elaborato meravigliosi oggetti, sudando e faticando sicuramente più degli uomini, soprattutto per cercare quel rispetto e quel riconoscimento che spesso, ancora oggi, non c’è e che non è mai equiparato allo sforzo impiegato.
Buona vita a tutti!
Beatrice
Stupendo articolo!